Come interpretare la missionarietà oggi?

Lettera diocesana_Sinodale_2022/08

In Evangelii Gaudium papa Francesco, facendo eco di un’indubbia tradizione ecclesiale, ci ha detto che «l’azione missionaria è il paradigma di ogni opera della Chiesa» (EG 15): è stata un’ulteriore occasione per ricordarci che l’esperienza missionaria è parte viva del nostro modo di vivere la fede oltre che stimolo per rinnovarne l’intensità. È importante ricordare che con l’attenzione alla missionarietà della Chiesa vogliamo guardare alla nostra vita pastorale, al nostro modo di coniugare la fede nella vita quotidiana. La missione e quindi la missionarietà non deve essere un’attività marginale, da lasciare a qualcuno che ha qualche dote o disponibilità particolare, ma il motore della nostra fede, il cuore del nostro corpo credente, il flusso di vita che riceviamo da Cristo e doniamo al mondo. I verbi del missionario sono quelli semplici che parlano di quotidianità, di umanità, di dialogo, di relazione, di umiltà, di essenzialità… Per questo la missionarietà è quanto viviamo nell’essere impegnati nelle nostre comunità nell’annuncio della fede, nel vivere l’incontro con Cristo nella liturgia e nel testimoniare l’amore nella carità. La missione ci ricorda anche un orizzonte più ampio: “tutto il mondo“, che certamente ci aiuta a non rinchiuderci nel nostro mondo. Quindi è salutare che in questo vivere la fede qualcuno ci aiuti a farne un regalo per chi non riesce a viverla appieno o addirittura manchi di questo dono.

Da missionario fidei donum cerco di coniugare la missionarietà per la Chiesa, che mi interpella ad ascoltare, con il farmi voce del Vangelo nel mondo: nella Diocesi di Padova come in quella di Quito in Ecuador e ora nella Prefettura apostolica di Robe in Etiopia. Piccolo o grande che sia il nostro impegno missionario è sempre un segno per non rischiare di rinchiudersi e trovarci a vivere la fede rinchiusi o isolati come gli apostoli poco dopo la risurrezione. Per fortuna Gesù ha aperto le porte lasciando passare lo Spirito che ha animato la missione fin dall’inizio.

don Nicola De Guio, missionario fidei donum in Etiopia