La possibilità di uno sguardo nuovo

Lettera diocesana 2023/06_Sinodale

Mi chiamo Daniela Menin, sono sposata: io e Francesco abbiamo quattro figli. Insegno religione nella scuola secondaria di primo grado, la mia parrocchia è San Marco evangelista in Camposampiero e sono membro dell’Assemblea sinodale.
Condivido alcune parole per me significative per rispondere alla domanda su ciò che sta passando del Sinodo nella mia parrocchia/nelle parrocchie che conosco.

L’amore per la Chiesa di Padova: i partecipanti ai vari passaggi spesso hanno evidenziato con slancio quanto di buono la Chiesa operi in tanti campi della società e della vita delle persone e parimenti alcune urgenze: potenziare la comunicazione con un linguaggio più chiaro ed empatico; creare vicinanza nei vissuti particolari; dare rilevanza a esempi attuali di fede; riflettere sull’iniziazione cristiana.

L’occasione per un processo di cambiamento: le attese sono tante e il Sinodo è un’opportunità propizia perché la Chiesa sia in “uscita”. È necessario puntare sulla formazione delle persone non solo per lo svolgimento del servizio in parrocchia, ma anche in vista di una fede matura e consapevole.

La consapevolezza del bene che c’è: di fronte a qualche nota di pessimismo che mi è sembrato di cogliere (tanto non cambierà nulla, hanno già deciso tutto, siamo una minoranza…), lo scopo del Sinodo non è trovare un modo alternativo per fare le solite cose, ma può essere un’ispirazione a vedere la storia di ogni uomo e donna di oggi con uno sguardo diverso, illuminato dalla fede. L’incontro con Gesù è precedente e fondante rispetto alle azioni concrete al fine di costruire una Chiesa aperta e amorevole con tutti, come mi è stato riportato più volte.

Attualmente, ogni volta che l’Assemblea sinodale si incontra, nella mia parrocchia e in quelle vicine si prega affinché tutti siano in comunione e perché lo Spirito Santo illumini le menti e i cuori di ognuno.

Concludo con la speranza che il Sinodo sarà segno dei tempi e profezia gioiosa della bellezza del camminare insieme con Gesù: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose» (Ap.21,5).

Daniela Menin, membro dell’Assemblea sinodale