Da leggere 2023/06

Lettera diocesana 2023/06_Sinodale

SINODALITÀ E RIFORMA DELLA CHIESA

Cettina Militello, Sinodalità e riforma della Chiesa. Lezioni del passato e sfide del presente, Edizioni San Paolo, 2023, pp. 192, 18,00 euro

Oggi si parla tanto di “sinodalità”, di “Chiesa sinodale”, di “cammino sinodale”. Per evitare che rimangano solo degli slogan, bisogna innanzitutto recepire le lezioni del passato, soprattutto della Scrittura e dei Padri della Chiesa. Occorre poi recuperare “seriamente” il grande insegnamento del Concilio Vaticano II sulla Chiesa come popolo di Dio, con tutte le conseguenze che ne derivano in termini di ministeri, carismi, ruolo dei laici e delle donne, sacerdozio ministeriale e sacerdozio comune, gerarchia e clericalismo… Solo così, come emerge da questo volume, la Chiesa può far fronte alle sfide del presente. Ciò che sta a cuore all’autrice è la costruzione di una nuova immagine di Chiesa. Una Chiesa desacralizzata, declericalizzata, decentrata, inclusiva, missionaria, accogliente, povera per i poveri. Una Chiesa né piramide né sfera, ma efficacemente significata attraverso l’immagine, cara a papa Francesco, del poliedro, che nelle sue molteplici facce lascia rifrangere in modo sempre diverso la luce, come illustrato nel disegno di copertina, realizzato dal maestro Michele Canzoneri, artista di fama mondiale che, tra le tante opere, vanta le vetrate del Duomo di Cefalù.

L’autrice. Cettina Militello ha conseguito la laurea in filosofia presso l’Università di Palermo e la laurea in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Ricopre vari ruoli d’insegnamento in Sicilia e a Roma. È direttrice presso la Pontificia Facoltà Teologica Marianum della Cattedra “Donna e Cristianesimo” e, dal 1983, dell’Istituto Costanza Scelfo per i problemi dei laici e delle donne nella Chiesa. Già presidente della Società italiana per la ricerca teologica (SIRT), è membro del direttivo della Pontificia Accademia Mariologica Internazionale (PAMI).


NON ARRENDIAMOCI

Matteo Zuppi, Walter Veltroni, Non arrendiamoci (a cura di Edoardo Camurri), Rizzoli, 2023, pp. 144, 16,00 euro

Dobbiamo rassegnarci alla tirannia dell’io, a una celebrazione continua dell’egoismo e dell’apparenza che si traduce in una somma di solitudini e nell’accettazione passiva delle cose come stanno? In un’appassionata discussione guidata da Edoardo Camurri, Matteo Zuppi, presidente della CEI e arcivescovo di Bologna, e Walter Veltroni, politico, scrittore e regista, illustrano le molte ragioni per non arrendersi a un mondo che ci appare sempre più disumano, ma che può essere ancora riscattato dalla nostra azione consapevole. Non arrendiamoci alla paura, soprattutto alle paure indotte: guardiamo invece in faccia le paure reali, e studiamo strategie per liberarci delle loro cause. Non arrendiamoci all’indifferenza e al fatalismo: osserviamo i veri progressi compiuti nel corso di un paio di generazioni e confidiamo nel potere dell’utopia, del sogno, della profezia. Non arrendiamoci all’inevitabilità della guerra e dei confini: diventiamo artigiani di pace e di giustizia. Viviamo in un’epoca cruciale, in cui il mondo è sull’orlo della catastrofe ambientale, climatica, nucleare, e allo stesso tempo disponiamo di risorse tecnologiche e scientifiche inimmaginabili fino a pochi decenni fa. Abbiamo il dovere di batterci per orientare il futuro: verso il bene dell’umanità.

Gli autori. Matteo Zuppi, già assistente ecclesiastico della Comunità di Sant’Egidio e parroco della basilica di Santa Maria in Trastevere, dal 2015 è arcivescovo metropolita di Bologna. Creato cardinale da papa Francesco nel 2019, dal maggio 2022 è presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

Walter Veltroni, è stato direttore dell’Unità, vicepresidente del Consiglio, sindaco di Roma e segretario del Partito democratico. È regista di film e documentari e collabora con il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport.