Tocca con mano: sii credente

Lettera diocesana 2020/02

Cosa hanno a che fare lo slogan e il tema dell’ecologia integrale con la Quaresima!?

Ma la Quaresima di fraternità non dovrebbe avere lo scopo di sostenere le nostre missioni diocesane? Perché allora il tema, cosa ha di missionario?

Non mi convince tanto… non c’è neanche un segno religioso, una croce, un Cristo, nella grafica della Quaresima di fraternità!

Questi interrogativi sono circolati prima di tutto fra noi, in équipe del Centro missionario diocesano, proprio per essere più consapevoli di quel che stavamo proponendo. Possono forse essere anche interrogativi di altri, che si sono visti recapitare in parrocchia il bustone con una campionatura di strumenti pastorali per la quaresima di fraternità.

La parola chiave è conversione.

Il tempo di Quaresima, infatti, ci accompagna alla Pasqua mediante il ricordo del battesimo e la penitenza: la conversione allora è il dare più spazio al Signore perché emerga il nostro volto bello e luminoso di figli di Dio, chiamati a essere chiesa.

E la proposta centrale di papa Francesco nell’enciclica Laudato Si’, cioè l’ecologia integrale, è esattamente un grande invito alla conversione a tutti i livelli: personale e spirituale, ecclesiale e culturale, sociale e ambientale, economico e relazionale.

Benedetto XVI nell’omelia di inizio pontificato disse: «I deserti esteriori si moltiplicano nel mondo, perché i deserti interiori sono diventati così ampi», e papa Francesco: «La crisi ecologica è un appello a una profonda conversione interiore… la conversione ecologica comporta il lasciar emergere tutte le conseguenze dell’incontro con Gesù nelle relazioni con il mondo che li circonda. Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana» (LS 217). Il capitolo IV dell’enciclica è illuminante al riguardo, mi permetto di raccomandarne la lettura.

E la citazione del capitolo 20 del vangelo di Giovanni (Tocca con mano… sii credente!), perché?

Come sappiamo, Gesù risorto rivolge a Tommaso questi due inviti accorati poiché l’apostolo non vuol fidarsi di quel che gli hanno riferito i compagni di tre anni di vita con il Maestro. Si è spezzata la fiducia: Tommaso prima di stentare a credere nella potenza della risurrezione, dubita dei fratelli, dei compagni di viaggio… La parola del Risorto lo coinvolge e interpella in prima persona, è come una sveglia (cfr. quella stilizzata nella grafica del manifesto) contro la negatività su cui si stava incamminando.

Quella dell’apostolo Tommaso è la vicenda di conversione di una persona che aveva detto in precedenza il suo sì a essere discepolo missionario del Cristo, ma che ora aveva bisogno di una… scossa decisa.

E alle volte le nostre comunità cristiane sono in situazioni simili, un po’ preoccupate, un po’ sfiduciate. Ed ecco quindi che arriva la Quaresima come un dono di fiducia, un invito ad attivarsi, a crederci (in Dio e nei fratelli), a metter mano al cantiere mai concluso della fede personale e comunitaria, abbracciando anche il grido di dolore dei poveri e del cosmo ferito. I missionari infatti ci ricordano che i primi a pagare le brutte conseguenze del peggioramento climatico sono i più poveri.

don Raffaele Gobbi, direttore Ufficio diocesano di Pastorale della Missione

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Per approfondire:

http://www.centromissionario.diocesipadova.it/quaresima/

Enciclica Laudato Si’