Quand’ero bambino, dopo aver finito i «compiti — le lezioni, si diceva — per casa», salutata la mamma, si correva in patronato… gli incontri, i giochi, lo sport, i gruppi, la bicicletta, persino il doposcuola, tutto avveniva tra le mura e nei campi da gioco dell’oratorio… Oggi questo stile di vita risulta molto estraneo ai nostri bambini e i ragazzi: le scuole sono a tempo pieno, lo sport è fatto nelle palestre e nei campi da gioco specializzato, i ragazzi passano più facilmente da un’attività all’altra, accompagnati dai genitori e in regime di pagamento per tutte le attività extra-scolastiche.
Va anche detto però che – nonostante siano progressivamente cambiate lo forme di vita — le parrocchie hanno ancora la singolare possibilità di richiamare e incontrare moltissimi bambini e ragazzi, offrendo loro l’esperienza del Grest — il Gr [uppo] est[ivo], — attivata per un numero rilevante di giorni, all’inizio e/o alla fine dell’estate.
Potrà essere utile fornire agli educatori, e con loro ai diaconi e ai presbiteri, qualche breve indicazione per le celebrazioni liturgiche ed eventuali altre forme di preghiera (anche se non strettamente liturgiche) che risultassero idonee nel corso del Grest parrocchiale.
I. PREGHIERA DEL MATTINO E DELLA SERA
Risulta di buona efficacia, forse anche perché questo genere di iniziazione alla preghiera cristiana è diventato abbastanza raro nelle famiglie, pregare con i bambini e i ragazzi nel corso della mattina, all’inizio della giornata di Grest, e/o alla fine, quando scende la sera.
Comprendiamo subito la forte “vicinanza” del senso della preghiera oraria della Chiesa che accompagna il sorgere e il tramonto del sole, metafore queste della morte (tramonto, notte, tenebra oscura…) e della risurrezione (alba, luce, vita…) di Gesù Cristo.
Il nostro fine non sarà ovviamente quello di proporre prematuramente ai fanciulli e ai ragazzi di celebrare la Liturgia della Ore, ma di disporli fin da piccoli a ispirarsi a questa preghiera della Chiesa, per il suo rapporto singolare con la Pasqua del Signore.
- Potrebbe aiutare questo schema di preghiera:
- canto di apertura;
- segno di Croce e saluto;
- un salmo [di lode, sulla creazione, sulla vita dell’uomo] etc. etc.;
- un canto che celebri la risurrezione di Gesù Cristo [per il mattino]; un canto che celebri la morte-offerta in Croce di Gesù Cristo [per la sera]. Potrebbero essere sempre gli stessi per tutto il tempo del Grest
- durante questo canto ogni ragazzo/bambino può fare l’offerta di un grano di incenso in un braciere
- preghiera del Signore
- orazione
- benedizione
- lo schema favorisce tre cose: a) aiutare a collocare tutta la giornata e le nostre attività in Dio; b) rimandare a un modello di preghiera essenziale; c) fissare i cardini della preghiera nella Pasqua del Signore risorto (mattino, luce sono metafora della risurrezione) e crocifisso (sera, tenebra, sono metafora della Croce), senza temere di ripetere ogni giorno – pur cambiando qualche canto e i testi delle preghiere — questo modello di preghiera. Il desiderio è quello di trasmettere una specie di archetipo della vita e della preghiera cristiana, attorno alla Pasqua di Cristo.
- Il luogo potrebbe coincidere con la chiesa parrocchiale.
II. SANTA MESSA
Nel corso del Grest possono affacciarsi alcune diverse occasioni per celebrare l’Eucaristia:
- Il caso più normale è la celebrazione dell’Eucaristia della domenica (delle domeniche) che intercorre (intercorrono) durante la settimana (le settimane) di Grest. Questa santa messa dovrebbe mostrare l’accoglienza che gli adulti hanno nei confronti dei ragazzi/bambini e non semplicemente una “animazione” da parte dei ragazzi. Ad esempio i figli staranno accanto ai loro genitori, superando a messa la divisione “per squadre” di Grest; gli adulti potranno presentare le preghiere dei fedeli, ricordando i ragazzi e la necessità della loro crescita nella fede; potrebbe essere prevista qualche colletta straordinaria per i poveri [anche una piccola iniziativa di carità] organizzata durante il Grest e completata con la raccolta domenicale.
- Il caso di una celebrazione dell’Eucaristia feriale, che intercorre durante una gita, una visita, un giorno particolare. Il caso in cui si potrebbe dar rilievo ad alcune dimensioni particolari:
- rapporto tra l’Eucaristia e il creato (cielo = cupola; altare = roccia; fiori = giardino pasquale; acqua = battesimo; sole e calore = Parola di Dio che illumina e da vita;
- senso della liturgia come azione (ergon in greco vuol dire “azione”), come compiere dei gesti e dire delle parole che realizzano quanto fanno/dicono: per cui scegliere, costruire, adattare, pulire, preparare la roccia-pietra-altare; raccogliere i fiori e vestire l’altare a festa con la tovaglia bianca, i ceri, i fiori, la croce (tutto ciò va predisposto da casa e/o preparato-costruito in loco)
- la sapiente pedagogia della preghiera dal/del cuore: insegnare ad esprimere con semplicità e confidenza la nostra preghiera a Dio che è Padre. i bambini/ragazzi possono essere educati alla preghiera secondo lo schema antico della litania (più che secondo lo schema della preghiera dei fedeli articolata, discorsiva): il bambino saprà elevare a Dio invocazioni dirette, del cuore (!), come “preghiamo per il Papa”, “preghiamo per i bambini malati”, “preghiamo per la pace”, “preghiamo per i peccatori”, preghiamo per chi ha fame”, preghiamo per mio nonno che è malato”… A queste invocazioni di intercessione a dinamica litanica si può rispondere con il rapido Rit. ascoltaci, Signore.
III. CELEBRAZIONE DEL SACRAMENTO DELLA PENITENZA O CELEBRAZIONI PENITENZIALI
Per questo genere di celebrazione si rimanda allo schema predisposto per l’itinerario di Iniziazione cristiana proposta dall’Ufficio per la catechesi e dall’Ufficio per la Liturgia della Diocesi, reperibili nel sito della Diocesi, nella sezione Riti del cammino di iniziazione cristiana (cliccando nel banner omonimo): “Secondo tempo – Primo discepolato”; qui si trovano due celebrazioni penitenziali: 1. Celebrazione penitenziale per l’avvento e 2. Celebrazione penitenziale prima della Quaresima, facendo i debiti adattamenti sui testi biblici e sui canti; la celebrazione del sacramento della Penitenza nella sezione “Ultima Quaresima”. è bene ricordare come sia previsto un modello rituale penitenziale senza la celebrazione del sacramento della Penitenza e uno con la celebrazione del sacramento della Penitenza. La scelta può essere fatta a seconda dell’opportunità, della disponibilità di confessori e a seconda che si voglia favorire solamente l’atteggiamento interiore penitenziale (quindi schema senza il sacramento della Penitenza) o invece la celebrazione sacramentale della misericordia di Dio (quindi con lo schema con il sacramento della Penitenza).
don Gianandrea Di Donna, Ufficio per la Liturgia