Sabato 27 gennaio 2024 abbiamo vissuto l’ultimo incontro del Consiglio pastorale diocesano. Ci ritrovati in Seminario ritornando a vivere un momento di sinodalità ordinaria nello stesso luogo dove da aprile a dicembre dello scorso anno abbiamo vissuto come membri dell’ Assemblea del Sinodo, momenti davvero belli di sinodalità straordinaria.
Alla conclusione del nostro mandato, seguendo le Indicazioni per il mandato quinquennale degli Organismi di comunione parrocchiali 2024-2029 inviato in questi giorni a tutte le parrocchie, anche noi abbiamo fatto la verifica personale e comunitaria del nostro cammino. Un mandato particolare, non solo per la durata prolungata di un anno, che è stato fortemente caratterizzato da due eventi davvero straordinari: la pandemia che ci ha coinvolto tutti e il Sinodo vissuto dalla nostra Chiesa di Padova.
Il nostro mandato è iniziato il 22 settembre 2018 con un primo incontro dedicato al passaggio delle consegne. Poi, da quel momento, abbiamo vissuto altri 27 incontri come Consiglio pastorale a cui vanno aggiunti i 13 ì vissuti come componenti dell’Assemblea del Sinodo.
In questo mandato ci sono stati appuntamenti ordinari, programmati da calendario, straordinari convocati per informative urgenti; incontri in presenza e per la prima volta anche su piattaforme on line.
Li abbiamo vissuti al completo con tutti i componenti o riservati ai soli delegati vicariali, non più e non solo per dare il nostro contributo alla programmazione pastorale diocesana, come era sempre avvenuto, ma con il desiderio di accompagnare la vita stessa delle nostra Chiesa diocesana in questo momento di passaggio, in questo cambiamento d’epoca.
In questi anni abbiamo avuto gli Orientamenti pastorali solo nel 2018-2019 Il Seminatore uscì a seminare. L’anno successivo (2019-2020) siamo andati alla riscoperta del nostro Battesimo accompagnati dalle schede Nella gioia del battesimo e abbiamo lavorato sul testo I Gruppi di parrocchie.
Nel 2020-2021, anni caratterizzati dalla pandemia, abbiamo cercato di vivere le indicazioni contenute nel testo La carità nel tempo della fragilità e nel 2021-2022 ci siamo dedicati alla Preparazione del Sinodo che abbiamo vissuto e celebrato poi nel corso del 2022 e del 2023.
Significativo soprattutto quanto abbiamo vissuto nel 2020, l’anno in cui è iniziata la pandemia, evento che ha sconvolto le nostre vite e la vita delle nostre comunità, ma anche l’anno in cui come organismo diocesano abbiamo maturato il discernimento per offrire il nostro consiglio al vescovo sull’opportunità di convocare il Sinodo. L’anno che ci ha fatto scoprire la bellezza del ritrovarci assieme dopo momenti forzati di solitudine, l’anno che ci ha fatto scoprire quanto prezioso sia lavorare negli organismi con metodo, utilizzando il discernimento comunitario.
Al termine di questo nostro cammino indico alcune considerazioni complessive sul mandato.
– Va compreso il ruolo del Consiglio pastorale diocesano: deve elaborare degli orientamenti pastorali, validi per tutta la Diocesi; oppure deve recepire e rendere operative in territorio le indicazioni del vescovo; oppure deve consigliare il vescovo in determinate questioni?
– Va attivato sempre meglio il metodo del discernimento comunitario, con mandati, modalità e tempi di lavoro precisi.
– Vanno curate le restituzioni sui vari temi trattati per non lasciarli isolati.
Al termine dell’esperienza va espresso un grazie alle persone straordinarie che hanno composto questo Consiglio. Grazie per la serietà e la passione con cui è stato vissuto il mandato, per la fedeltà nelle presenze, anche se a volte è costato, grazie per i contributi offerti. Il grazie chiaramente va esteso a tutti gli organismi di comunione (CPP e CPGE) parrocchiali e ai coordinamenti vicariali.
Grazie per l’importante occasione per vivere la dimensione diocesana: abbiamo davvero potuto respirare la vita della nostra Chiesa diocesana e questo ci ha fatto sicuramente crescere tutti.
E infine un grato ricordo a alcune persone che non ci sono più. Nel corso del mandato ci hanno lasciato don Giuseppe Zanon nell’ottobre 2018, Armando Gennaro nell’aprile del 2022 e don Paolo Doni nell’aprile dello scorso anno.
Persone che hanno tanto amato e tanto si sono spese per la vita della nostra Chiesa diocesana e del Consiglio pastorale diocesano, persone che sicuramente adesso ci seguono in altro modo e che continuano a esserci di esempio.
Francesco Ballan, vicepresidente Consiglio pastorale diocesano