Da ragazzo, quando avevo voglia di giocare a pallone con gli amici, andavo in patronato. Poi si restava lì a mangiare un gelato, a chiacchierare insieme, a raccontarsi cose di scuola o di lavoro, i sogni, i dubbi sul futuro, e anche a interrogarsi sulla vita e su Dio. Per certi aspetti, era un mondo più semplice di ora: non esistevano telefonini, facebook e varie app. Il nostro “social” era il campetto/muretto del centro parrocchiale: un punto di riferimento per noi giovani, non solo per trovarsi ma proprio come centro formativo, dove abbiamo appreso uno stile di vita, in linea con l’educazione ricevuta in famiglia, un “bagaglio di valori” d’ispirazione evangelica che, ancor oggi, cerchiamo di tenere saldo e di trasmettere ai nostri figli e alle generazioni future.
Mi rendo conto che oggi stiamo invece vedendo un altro film: girando per i circoli a Noi affiliati ho sentito la frase “mancano i giovani” come un ritornello assordante. Molti ragazzi sono spesso a casa, chiusi in camera con il loro smartphone. Un’indagine recente riferisce che a livello mondiale, in seguito alla pandemia, un ragazzo su quattro vive con problematiche legate all’ansia. Da genitore mi rendo conto che il contesto sociale è cambiato ed è in continua evoluzione a una velocità notevole.
Ciò che non cambia sono i valori con cui dobbiamo continuare a operare.
La sfida è ripensare un nuovo patronato che mostri il suo volto missionario, che lavori su più fronti, che s’interroghi su temi cari ai giovani e di attualità che potrebbero essere per esempio la cura dell’ambiente e il mondo del lavoro, senza dimenticare le famiglie e gli anziani.
L’aggregazione è sicuramente ancor oggi un valore importante e soprattutto in questo periodo potrebbe essere utile per poter superare difficoltà e solitudine. Forse è tempo di uscire dalle mura del patronato e andare verso le persone chiamandole, suonando il campanello, ascoltandole senza pretendere che partecipino per forza alle attività. La prospettiva per i patronati è di mantenere saldi i valori cristiani nel grande cambiamento della società, mostrandosi oggi più che mai accoglienti, prendendosi cura delle situazioni con gesti piccoli ma concreti.
Fabio Brocca, Presidente NOI Padova