Preparati all’azione. Disponibili all’ascolto. Predisposti al dialogo costruttivo. Disposti alla comprensione reciproca. Questi sono i giovani a cui papa Francesco ha rivolto l’urgente appello di «restaurare la casa comune». Nel mondo delle soft skills e dello slogan urlato ai quattro venti “Potere alla tecnica!”, sono proprio loro a costruire il tanto bramato futuro migliore, in qualità di attori del presente. La forza di questa vocazione alla cura dei beni comuni spiazza i demolitori, gli assetati di potere, i corrotti e continua a generare “bellezza”. Youth4Climate (il primo negoziato per il clima gestito interamente dagli under 30) lo sta testimoniando. Uno spazio aperto alle proposte concrete, educazione e divulgazione dei temi ambientali, coinvolgimento della società civile nei processi decisionali. Gli economisti, imprenditori, e changemakers della community di Economy of Francesco (EoF) lo sanno bene. Sono due anni che stanno lavorando con l’obiettivo di “ri-animare” l’economia, partendo dal paradigma francescano del sine proprio, dono e gratuità al servizio del cambiamento trasformativo che porterà alla felicità come fine. Economie in cui al centro ci sono la “persona” e il “pianeta”. E non si stanno raccontando una favola utopistica. Tra i tanti: Mateusz Ciasnocha, il giovane agricoltore polacco attivamente coinvolto nel lavoro della Cop26 dell’UNFCCC – Climate Champions, invitato a far parte del Champions Network del Food Systems Summit (FSS) delle Nazioni Unite, così come il gruppo di lavoro sull’economia della Piattaforma d’azione Laudato Si’. Questa piattaforma del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale (istituito da papa Francesco nel 2016) permette a istituzioni, comunità e famiglie di imparare e crescere insieme, camminando verso la piena sostenibilità, nello spirito olistico dell’ecologia integrale. Un’ecologia ambientale, economica, sociale, della vita quotidiana, che protegge il bene comune e che sa guardare al futuro. «C’è un parallelo molto grande tra l’EoF e l’FSS dell’ONU – entrambi sono processi globali volti a riunirsi, condividere e poi (molto importante!) agire per un futuro migliore», conferma Mateusz. Ancora, lo scorso 2 ottobre si è tenuto l’evento globale di EoF ad Assisi per confermare l’impegno preso verso la casa comune terra, un’Expo di Francesco che ha materializzato la nuova economia tra il “già e il non ancora”. Stefano Mancuso, il giovane direttore del Laboratorio di neurobiologia vegetale di Firenze, pioniere della cosiddetta “economia vegetale”, era tra i partecipanti. Economy of Francesco collabora anche con la FAO per il World Food Forum sul tema dell’agricoltura e dell’energia, sottolineando le disuguaglianze e creando consapevolezza sul tema dell’ecologia integrale. La risposta al grido della terra la stanno dando i giovani con un amore folle e insensato che chiama la povertà ricchezza, che propone l’adozione di stili di vita sostenibili e comprendendo la natura dell’economia: la cura della casa.
Martina Tafuro, giovane di The Economy of Francesco