Da leggere 2020/01
NEL SILENZIO DELL’EREMO
Enrica Bortolazzi in dialogo con i monaci di Camaldoli, Nel silenzio dell’eremo. Sette giorni per trovare la pace interiore, Mondadori, 2019, pp. 156, 18,00 euro
I monaci del Sacro Eremo e Monastero di Camaldoli vivono di una saggezza millenaria nella quale il silenzio e la solitudine della foresta si intrecciano con il silenzio, la solitudine e la preghiera dell’anima. Enrica Bortolazzi ha avuto la possibilità di essere ospitata per una settimana nel Sacro Eremo. Giorno dopo giorno, grazie alla pace di quel luogo sacro, alle passeggiate nella foresta e agli incontri con i monaci, la mente di Enrica, abituata al caos dei molti impegni, inizia a chetarsi e la donna sperimenta il senso autentico dell’esistenza che, lentamente, inizia a fluire. Il racconto della protagonista diventa così la parabola universale di una persona in cerca di risposte che, dopo sette giorni in ritiro, torna in città rigenerata nel corpo e nello spirito, pronta a vivere nella sua quotidianità gli insegnamenti profondi che ha ricevuto.
L’autore. Enrica Bortolazzi, laureata al DAMS di Bologna, è giornalista e fotografa di reportage, istruttrice di yoga, organizzatrice di eventi, conferenze e progetti editoriali.
Camaldoli, fondata mille anni fa da san Romualdo, è una comunità di monaci benedettini. Le sue due case, il Sacro Eremo e il Monastero, immerse nella pace della foresta, rappresentano due dimensioni fondamentali dell’esperienza monastica, la solitudine e la comunione.
IL SILENZIO
Natale Benazzi, Il silenzio. Come trovare la pace in mezzo alla tempesta, Edizioni San Paolo, 2018, pp. 96, 7,90 euro
La dimensione del silenzio appare sempre più lontana dalla nostra frenetica realtà eppure può diventare un aiuto, uno strumento importante per ritrovare nuove energie e nuovo slancio e affrontare le sfide di ogni giorno. Questo libretto fa ricorso al Vangelo e alla tradizione della spiritualità cristiana e fornisce ai lettori spunti e consigli utili in un percorso di crescita e di miglioramento personale.
L’autore. Natale Benazzi, teologo, collabora con l’Ufficio beni culturali della Conferenza episcopale italiana (ha curato, tra l’altro, l’antologia Arte e Teologia per i tipi di EDB, 2003).
Da vedere 2020/01
THE FAREWELL – UNA BUGIA BUONA
di Lulu Wang
drammatico, 110 min
La trentenne cinese Billi vive negli Stati Uniti con i suoi genitori. Si sente americana a tutti gli effetti, provando addirittura scarso interesse per le proprie origini. L’occasione però del matrimonio di un familiare la spinge a tornare in Cina, dove vive la nonna Nai Nai. Billi scopre così che la donna è gravemente malata, con poco tempo da vivere. Tutti in famiglia sanno, tranne la nonna, e pertanto decidono di fingere per regalarle gli ultimi giorni spensierati. Non tutto però va come pianificato…
Lulu Wang è una regista cinese ma statunitense di adozione, con una formazione a Boston, The Farewell è il suo secondo lungometraggio, presentato al Sundance Film Festival e alla XIV Festa del Cinema di Roma. L’opera si presenta come un mélo familiare con vari registri, alternando snodi drammatici a momenti di gioiosa leggerezza. La prospettiva della narrazione è quella della giovane Billi, che cova in sé il dilemma della verità, quella da dire alla propria nonna, ignara della sua malattia; Billi è l’unica della sua famiglia che si batte affinché la nonna sappia, affinché possa disporre del suo tempo in maniera consapevole. Quella nonna che per lei è sempre stata un punto di riferimento, un porto sicuro nelle incertezze della sua vita, nel suo essere spaccata tra due paesi. E proprio questo dilemma identitario è il secondo livello narrativo del film, che intercetta anche la biografia della regista: il conflitto interiore, il suo essere a metà strada tra due civiltà; ancora, la frattura tra ricordi felici d’infanzia e l’oggi segnato da precarietà lavorativa e sentimentale. Un racconto che si mantiene sempre fluido, avvolgente nonché profondo, capace di tenere agganciato lo spettatore. Un film certamente da premiare e valorizzare. Dal punto di vista pastorale, The Farewell è consigliabile, problematico e per dibattiti (dal giudizio della Commissione nazionale valutazione film della Cei).