«La conversione ecologica che si richiede – ricorda papa Francesco nell’enciclica Laudato Si’ – è anche una conversione comunitaria». Pensare all’ambiente in cui si vive e si abita è pensare all’uomo e averne cura e ciò significa rispondere a un “mandato” divino. In questa prospettiva si orientano tanti piccoli gesti che favoriscono quell’ecologia integrale, a cui ripetutamente si richiama il Papa. Atteggiamenti singoli e comunitari che la Diocesi di Padova sta cercando di attuare mettendo in fila impegni, rinunce, proposte e progetti. L’impegno prioritario alla trasparenza e alla cura di una gestione economica chiara e sostenibile si è tradotto, da alcuni anni, nella pubblicazione del “Rapporto annuale”, comprensivo di bilancio e stato patrimoniale dell’ente Diocesi, del rendiconto delle parrocchie e dei bilanci aggregati degli enti ecclesiastici riconducibili alla Diocesi.
Accanto alla trasparenza, la Diocesi di Padova è tra gli enti che quest’anno si sono impegnati a disinvestire dai combustibili fossili, aderendo alla campagna promossa dal Movimento globale cattolico per il clima. Un ulteriore tassello del percorso che si sta facendo a livello diocesano, per essere cristiani più coerenti e attenti alle generazioni future. È un passo tangibile che si affianca ad altre iniziative come la sensibilizzazioni di enti diocesani e parrocchie all’utilizzo di energia rinnovabile, grazie ad apposite convenzioni con fornitori di energia rinnovabile 100% con garanzia d’origine, a cui finora hanno aderito 243 parrocchie su 459, con 562 punti di erogazione per circa 4 milioni di KWh all’anno.
Un altro fronte aperto è quello della riduzione dell’uso della plastica: in questi mesi è stato rivolto alle parrocchie un questionario, studiato da un apposito gruppo di lavoro, per raccogliere informazioni su come viene utilizzato il materiale plastico in occasione di feste di comunità e altre attività. Dall’elaborazione dei dati raccolti si passerà a una fase propositiva con la stesura di un Vademecum con indicazioni pratiche per favorire una riconversione verso materiali meno inquinanti, da mettere a disposizione prima dell’estate alle parrocchie e alle varie realtà associative.
Vanna Ceretta, economo diocesano