Vie di conversione: accogliersi per prendersi cura reciprocamente

Lettera diocesana 2018/08

Coinvolgimento, incontro, relazione, cura: sono parole che si concretizzano in un’esperienza africana che stimola il nostro agire qui e ora. È l’esperienza del Saint Martin[1], che ha portato in terra africana una cultura nuova della solidarietà e della carità, partendo dalla crescita spirituale e personale di ciascuno.

Only through community è il motto che campeggia dipinto a colori vivaci nei cancelli dell’organizzazione Saint Martin a Nyahururu negli altipiani kenyani dove la Diocesi di Padova è presente da più di 50 anni.

Solo attraverso la comunità è già indicativo metodo di lavoro e precisa scelta operativa: di fronte a ogni situazione non si agisce personalmente ma sempre coinvolgendo la comunità.

Il Saint Martin, infatti, nasce ed è un’esperienza profondamente plurale.

La sua storia è stata contrassegnata fin dall’inizio dalla presenza di una moltitudine di donne e di uomini che, nelle differenze religiose, culturali, sociali, anagrafiche, fisiche e psicologiche, si sono dati un metodo e una meta condivisi: accogliersi per prendersi cura gli uni degli altri e riconoscere che bisogno e fragilità sono opportunità di conversione.

L’incontro e la relazione sono elementi fondanti per il Saint Martin. Incontrare chi è in difficoltà obbliga a scegliere tra l’indolenza e il cambiamento; chi accoglie quest’ultimo, accetta la sfida di una trasformazione che porta a riconoscere se stessi e l’altro come parte di un’unica umanità, ad accettare di prendersi cura della debolezza propria e altrui, scoprendo così che attenzione, affetto, generosità, pazienza e creatività sono risorse che tutti abbiamo e di cui tutti possono godere.

Percorsi costanti di formazione e di spiritualità, esperienze di solidarietà e azioni di coinvolgimento comunitario aiutano a far maturare la consapevolezza che l’altro è una risorsa che può attivare dinamiche di cambiamento reciproco.

Il Saint Martin sono donne e uomini che imparano a vivere mescolando le loro differenze, contaminandosi nel perseguire il comune desiderio di incontro e di relazione, incoraggiando anche noi a intraprendere un percorso di “trasformazione del cuore”.

Nessuno è così ricco da non poter ricevere e nessuno è così povero da non poter donare è un’altra proposizione fondamentale del Saint Martin. Capovolgere uno schema prestabilito e intraprendere un percorso di ricerca e di riconoscimento del tesoro nascosto in ogni uomo e in ogni donna porta a scoprire che ognuno è risorsa, cioè opportunità di trasformazione per sé e per gli altri in quanto agente di cambiamento all’interno delle comunità di appartenenza.

Questa è una missione affidata a tutti, una possibilità da giocarsi solo nel desiderio di cambiamento del cuore.

Il cambiamento però è una questione di scelta. Lo vuoi, lo desideri, ma il farne esperienza dipende dalle circostanze che lo hanno generato, dalla storia di ognuno, dalle relazioni, dalle opportunità concesse dal contesto e dall’incontro con l’altro. Questo cambiamento dipende dalla disponibilità a rischiare e di lasciarsi trasformare dall’incontro.

L’incontro è come un pellegrinaggio, un viaggio alla ricerca di un altro differente da sé che può diventare un atto d’amore, trasformare le vite di chi si incontra, generare nuove opportunità per camminare insieme. L’atto di trasformazione è tale se animato e sostenuto dal desiderio di essere trasformato, di mettersi nelle mani degli altri.

Abbiamo voglia di partire, siamo disposti di lasciare che qualcuno si prenda cura di noi?

Questa è la domanda cruciale che la comunità del Saint Martin in Kenya rivolge a ciascuno di noi.

Fondazione Fontana onlus, partner del Saint Martin da 20 anni

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[1] Saint Martin CSA è un’organizzazione attiva a Nyahururu, sugli altopiani del nord del Kenya. Nata nel 1998 per rispondere alle esigenze di diversi gruppi di persone vulnerabili che non godevano di sufficiente supporto, offre un sostegno concreto alle persone più vulnerabili all’interno delle comunità dei territori coinvolti. Ogni anno i beneficiari sono oltre tremila: bambine e bambini svantaggiati; vittime di abusi, violenze e ingiustizie; persone con disabilità; persone affette da HIV o dipendenti da alcol e droghe https://www.saintmartin-kenya.org/.