La carità (non) va in ferie

Lettera diocesana 2017/04

Ci sono dei concetti così fondamentali che è bene ripeterli sempre, anche a costo di sembrare scontati. A proposito della carità: la carità non può essere ridotta alle donazioni (di cose, denaro o tempo). La carità è la cura delle relazioni in una vita di fede. Nella carità si mischiano Dio, gli altri e io. La carità in questo senso è h24. È sempre in pista: a casa, in patronato, nel volontariato, a scuola, a lavoro, per strada. Qualche volta corriamo il rischio di confinarla in tempi e spazi ridotti, sopra i quali appendiamo il cartello “This is Carità”, come se tutto il resto non c’entrasse. Questo modo di vedere la carità è riduttivo ma conserva un elemento di verità: il fatto che ci siano occasioni che parlano di carità più di altre. È il punto di vista del vissuto. Alcune situazioni ci dicono qualcosa sulla carità più di altre, nonostante rimanga il principio che la carità è cittadina di ogni stato dell’umanità. È il caso delle esperienze estive. Durante i mesi caldi fioccano le proposte di campi di servizio. Sono occasioni in cui è possibile immergersi in esperienze in 3D, cioè capaci di coinvolgere tutte le dimensioni personali (testa, cuore, mani, cioè cognitiva, affettiva, comportamentale). In queste esperienze si impastano viaggio, avventura, dinamiche di gruppo, conoscenza di realtà nuove, stimoli, provocazioni e attività in cui è possibile dare il proprio contributo per costruire un pezzo di bene. Tanta ricchezza in uno, due o tre settimane.

Come scegliere l’esperienza giusta? Non c’è dubbio: il passaparola è uno dei veicoli più forti di contagio e suggerimento di proposte di valore. Quando il passaparola non basta supplisce il web. Per supportare questa ricerca come Caritas Padova, in sinergia con Caritas Italiana e CSV Padova, abbiamo costruito una piattaforma che raccoglie più di 110 proposte di servizio che si realizzeranno d’estate aperte a giovani e adolescenti: www.esperienzedivolontariato.it

Esperienze in Italia e all’estero da Chioggia alla Bolivia, a contatto con mondi vicini e lontani, con tre ingredienti che le accomunano tutte:

  • Sono esperienze in cui è preponderante la relazione di prossimità con persone, specialmente con chi vive situazioni di fragilità, fatica, disagio, povertà a 360°; perciò devono prevedere azioni pratiche, occasioni concrete di servizio, momenti di incontro;
  • Sono esperienze in cui c’è una regia organizzativa, un riferimento e un accompagnamento all’immersione nell’esperienza
  • Sono esperienze in cui i partecipanti non vivono da turisti ma da attivi protagonisti di azioni significative e concrete.

Alcuni esempi in Italia: campo di servizio nelle operazioni di primo soccorso per i migranti che arriveranno al porto di Reggio Calabria (CLC), attività in un centro d’animazione a Scampia coi Gesuiti (Centro Hurtado), attività di vicinanza ai lavoratori stagionali nel foggiano (Io ci sto), vacanze solidali con persone con disabilità in montagna o al mare (Dinsi Une Man, Associazione PG XXIII, ANFFAS, OPSA, …), animazione dei GREST nelle zone colpite dal terremoto del centro Italia (Laboratorio della Speranza), volontariato in villaggi di solidarietà e promozione umana (Nuovi Orizzonti, Sermig, …), servizio a favore di chi vive in strada (S. Egidio, …).

Nel sito www.esperienzedivolontariato.it è possibile filtrare le proposte per data, per zone geografiche, per promotore, per fascia d’età, per posti disponibili, per costi, per destinatari, per ambito (anziani, disabilità, migranti, povertà, …).

Buona ricerca, buona scelta, buona estate!

Giorgio Pusceddu, Caritas Padova