Itinerari con la Parola – Privacy – Giornata mondiale dei poveri

Lettera diocesana 2018/09

Itinerari con la Parola: per una formazione continua e permanente alla Parola di Dio

«Tutta l’evangelizzazione è fondata su di essa [la Parola di Dio], ascoltata, meditata, vissuta, celebrata e testimoniata. La Sacra Scrittura è fonte dell’evangelizzazione. Pertanto, bisogna formarsi continuamente all’ascolto della Parola». Queste le parole di Evangelii Gaudium 174, in cui papa Francesco sviluppa ulteriormente quanto già espresso da Benedetto XVI nell’Esortazione Apostolica Postsinodale Verbum Domini. In quel testo, infatti, si auspica che la Parola di Dio «diventi sempre più il cuore di ogni attività ecclesiale» (n. 1). E ancora Verbum Domini 73 recita: «Il Sinodo ha invitato ad un particolare impegno pastorale per far emergere il posto centrale della Parola di Dio nella vita ecclesiale, raccomandando di incrementare la pastorale biblica non in giustapposizione con altre forme della pastorale, ma come animazione biblica dell’intera pastorale. Non si tratta, quindi di aggiungere qualche incontro in parrocchia o nella diocesi, ma di verificare che nelle abituali attività delle comunità cristiane, nelle parrocchie, nelle associazioni e nei movimenti, si abbia realmente a cuore l’incontro personale con Cristo che si comunica a noi nella sua Parola».

Sulla scia di queste indicazioni, il Settore Apostolato Biblico dell’Ufficio diocesano per l’Annuncio e la Catechesi desidera mettersi a servizio delle comunità cristiane non tanto per momenti “occasionali”, bensì per favorire una formazione continua e permanente all’ascolto e allo studio della Parola di Dio. Per questo motivo vengono proposti degli “itinerari” con la Parola, che hanno l’intenzione di educare tutti i cristiani, e in particolare gli operatori pastorali, a un’animazione biblica e spirituale dell’azione pastorale. Non è insolito, infatti, che una certa prassi proceda inizialmente a ideare un’attività, un’iniziativa o un cammino, e solo alla fine si scelga un testo biblico che supporti e confermi quanto elaborato. Per far emergere, invece, il posto centrale della Parola di Dio nella pastorale occorre favorire un’autentica familiarità con Cristo che si comunica a noi nella sua Parola, grazie alla quale riconoscere le priorità, lo stile, le scelte di ogni comunità cristiana.

Gli itinerari proposti quest’anno approfondiscono in particolare il tema della fraternità e della comunità cristiana. Per informazioni rivolgersi al seguente indirizzo mail: servizioapostolatobiblicopd@gmail.com o consultare le pp. 23-24 del dépliant dell’Ufficio diocesano per l’Annuncio e la Catechesi: AtTratti.


Consulenza privacy per attività Caritas in parrocchia

Il 25 maggio 2018 sono entrate in vigore le sanzioni per chi non rispetta il nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati numero 2016/679 che era entrato in vigore il 24 maggio del 2016.

Per le attività della Caritas è sempre necessario seguire la normativa in materia di privacy qualora ci sia un trattamento di dati dei beneficiari (anche una lista di nomi e cognomi tenuta in un cassetto è un trattamento di dati personali). La parrocchia è esentata dalla normativa sulla privacy solo per i dati trattati nei registri parrocchiali che si riferiscono al culto (per esempio il registro dei battesimi o dei matrimoni…).

Caritas diocesana ha istituito un servizio di accompagnamento gratuito per formare le persone e fornire gli strumenti per strutturare le procedure adeguate alla normativa.

Invitiamo tutti gli operatori Caritas e i parroci a rendersi sensibili a queste disposizioni legislative e di affrontarle, è un atto di giustizia e di rispetto per le persone!

Da gennaio 2019 le parrocchie che lo desiderano potranno utilizzare la banca dati della Caritas diocesana di Padova per inserire i dati dei loro beneficiari e delle loro risorse in forma sicura e protetta. Questa possibilità è rivolta alle parrocchie che dimostrano di seguire le indicazioni del regolamento europeo 2016/679.

Per informazioni: promozionecaritas@caritaspadova.it – Lorenzo Rampon


Giornata Mondiale dei Poveri – 18 novembre 2018 – Alcuni suggerimenti pastorali

(proposte per l’animazione pastorale in parrocchia)

Al termine del Giubileo della Misericordia Papa Francesco ha voluto offrire alla Chiesa la Giornata Mondiale dei Poveri, perché in tutto il mondo le comunità cristiane diventino sempre più segno concreto della carità di Cristo per gli ultimi e i bisognosi. Questa giornata, infatti, apporta all’insieme delle varie giornate mondiali un elemento squisitamente evangelico, cioè la predilezione di Gesù per i poveri.

Essa, pertanto, diventi un richiamo forte alla nostra coscienza credente affinché siamo sempre più convinti che condividere con i poveri ci permette di comprendere il Vangelo nella sua verità più profonda. I poveri non sono un problema: sono una risorsa a cui attingere per accogliere e vivere l’essenza del Vangelo.

Qui di seguito alcuni suggerimenti pastorali.

  • Data

18 novembre 2018. Durante la settimana precedente ci si attivi per la sensibilizzazione, le comunità cristiane si impegnino a creare momenti di incontro e di amicizia, di solidarietà e di aiuto concreto. «Si instauri una tradizione che sia contributo concreto all’evangelizzazione nel mondo contemporaneo».

  • Cosa

Il tema da seguire prenda lo spunto dal messaggio di Papa Francesco, “Questo povero grida e il Signore lo ascolta”. “La Giornata Mondiale dei Poveri intende essere una piccola risposta che dalla Chiesa intera, sparsa per tutto il mondo, si rivolge ai poveri di ogni tipo e di ogni terra perché non pensino che il loro grido sia caduto nel vuoto. Non è un atto di delega ciò di cui i poveri hanno bisogno, ma il coinvolgimento personale di quanti ascoltano il loro grido, richiede quella «attenzione d’amore» che onora l’altro in quanto persona e cerca il suo bene”. (cfr. Messaggio di papa Francesco, n. 3)

  • Come

Coinvolgere il Consiglio pastorale e i vari ambiti pastorali (liturgico, dell’evangelizzazione, socio-culturale) per progettare insieme le possibili proposte:

Condivisione/sensibilizzazione durante la settimana precedente (momenti di incontro e di amicizia, di solidarietà e di aiuto concreto; proiezione di film, attività teatrale, tavole rotonde; diffusione del messaggio di Papa Francesco attraverso il bollettino parrocchiale ed i fogli informativi locali);

Animazione della santa messa del 18 novembre:

  • Introduzione all’atto penitenziale: «La condizione di povertà non si esaurisce in una parola, ma diventa un grido che attraversa i cieli e raggiunge Dio. Che cosa esprime il grido del povero se non la sua sofferenza e solitudine, la sua delusione e speranza? Possiamo chiederci: come mai questo grido, che sale fino al cospetto di Dio, non riesce ad arrivare alle nostre orecchie e ci lascia indifferenti e impassibili? In una Giornata come questa, siamo chiamati a un serio esame di coscienza per capire se siamo davvero capaci di ascoltare i poveri». (cfr. Messaggio di papa Francesco, n. 6)
  • Preparazione delle preghiere dei fedeli prendendo spunto dal messaggio del Papa (cfr. Messaggio di papa Francesco, n. 1) e dalle situazioni presenti in comunità.

Pranzo comunitario: questa è stata un’esperienza che, lo scorso anno, ha arricchito la celebrazione della prima Giornata Mondiale dei Poveri. Uno stile significativo può essere quello del “porta con te un amico”, gli stessi partecipanti al pranzo coinvolgono e invitano persone in difficoltà da loro conosciute in quartiere/paese, offrendo loro il pasto e soprattutto condividendo tempo, ascolto, fraternità.

Per scaricare il messaggio del Papa: http://www.caritas.diocesipadova.it/wp-content/uploads/2018/09/Messaggio-2018-A4.pdf