Decidere nella Chiesa – decidere come Chiesa

Lettera diocesana_Sguardi 2021/05

Il testo di Serena Noceti è davvero molto intenso e ricco di tante aperture. Personalmente sento che mette in viaggio sia il cuore (la passione dell’essere come Chiesa discepoli di Gesù), sia l’intelligenza (il pensiero) sia le prassi (da ripensare). La sinodalità e altri termini che stiamo usando in questo passaggio d’epoca, nel testo assumono una sbalorditiva configurazione concreta e quotidiana. Alcune sottolineature.

Ciò che riguarda tutti deve essere discusso da tutti. Questo può avvenire attraverso il discernimento comunitario: strada per sviluppare l’amore reciproco, la corresponsabilità, il nostro modo di stare dentro il mondo. Come a dire che le grandi questioni che ci interpellano come Chiesa sono compito e responsabilità di tutti e non solo di qualche esperto. È impossibile non decidere, infatti ogni struttura umana è operativamente costituita da decisioni. Tuttavia va riconosciuto che decidere non è mai semplice; pertanto vanno compresi i soggetti implicati, le procedure da attivare, le dinamiche in gioco, i passaggi e le strategie necessarie. Rimane poi un ulteriore salto di qualità: si tratta di decidere non solo nella Chiesa ma come Chiesa.

Come decidere? Il modello tridentino in un tempo lento garantiva la custodia della fede e, forse fino a qualche decennio fa, potevano bastare decisioni unilaterali, dall’alto al basso, decretate dall’autorità, uno su tutti. Evidentemente questo modalità non è più sufficiente in questo tempo così dinamico e non corrisponde più alla nostra consapevolezza di battezzati. L‘ecclesiologia del Vaticano II ci offre alcuni buoni criteri, ricordandoci che la missione ecclesiale è collettiva e che i processi decisionali abbisognano da una parte della partecipazione di tutti, e dall’altro del munus regendi del vescovo. L’apporto dei ministri ordinati non può sostituire la parola di comprensione dei laici, né la decisione di uno svuotare il percorso di molti. Pertanto ci vuole una buona interazione tra uno (vescovo), alcuni (presbiterio, operatori pastorali e consigli…), tutti (battezzati). La lettura della realtà, la valutazione in base al Vangelo, gli orientamenti possibili, le scelte vedono all’opera ora tutti, ora alcuni, ora l’uno.

Alcune attenzioni per operare decisioni. Innanzitutto bisogna avere chiaro l’obiettivo, tenendo presente che le minoranze critiche aiutano a pensare “altrimenti”, a vedere le cose da un altro angolo di visuale e quindi sono molto preziose. Poi vanno raccolte le informazioni e valorizzate le competenze, comprese quelle degli esperti e dei teologi. In terza battuta vanno individuate le opzioni possibili e scelti i criteri di fondo che ci permettono di arrivare a quella più adeguata. Prendere una decisione non è una ratifica, non è affermazione dell’uno su tutti, ma espressione di un discernimento corale. Non conta solo cosa si sceglie ma ance come si arriva a scegliere. Infine, non va dimenticato che le decisioni prese hanno bisogno di sequenze operative e di compiti attuativi.

Le sfide aperte. Il testo si chiude con alcune problematiche da guardare senza reticenze per poterle superare. Intanto la constatazione che le nostre dinamiche comunicative sono attualmente deboli, unidirezionali e poco efficaci. A ciò si somma la percezione che le minoranze critiche non siano sempre accolte. Anche la soggettività e il pensiero dei laici rischia di essere poco riconosciuto, quasi facendo perdere in loro l’autocoscienza della propria dignità. Per certi aspetti, inoltre, nei processi decisionali c’è un gap femminile.

Una chiusura. I processi decisionali trovano il loro terreno migliore non nel mantenimento dell’esistente ma nella visione, in un sogno, in uno slancio, in un desiderio che ci supera e ci rimette continuamente in viaggio. Ci auguriamo che la sinodalità ordinaria di cui è ricca la nostra Diocesi di Padova e il Sinodo trasmettano immagini di futuro e incoraggino il cambiamento. Per tanti aspetti la parola che traduce l’essere fedeli al Signore Gesù, colui che rende nuove tutte le cose.

don Leopoldo Voltan, vicario episcopale per la pastorale – segreteria del sinodo,
rilegge: Serena Noceti, Elaborare decisioni nella Chiesa, una riflessione ecclesiologica
in Sinodalità a cura di Riccardo Battocchio e di Livio Tonello, Edizioni Messaggero Padova , 2020