Da leggere e da vedere 2021/09

Da leggere 2021/09

L’UNIVERSITÀ DELLE DONNE

L’Università delle donne. Accademiche e studentesse dal Seicento a oggi, a cura di Andrea Martini e Carlotta Sorba, Donzelli – Padova University Press, 2021, pp. 256, 27,00 euro

Nel 1678 Elena Lucrezia Cornaro Piscopia si laurea in Filosofia all’Università di Padova. La sua storia è unica. Per ottenere il libero accesso alle aule universitarie alle donne occorrerà ancora molto tempo: secoli di dibattiti sulle capacità femminili e sulla cosiddetta coeducazione. Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, la svolta. Alle studentesse è concesso di iscriversi alle università, a Padova come altrove. E lo fanno sempre più numerose e combattive. È ancora il tempo delle pioniere, molte difficoltà continuano a permanere, ma qualcosa è cambiato e il Novecento finirà per essere il secolo delle donne nell’università. Non solo studentesse, dunque, ma anche docenti, portatrici di saperi vecchi e nuovi e desiderose di farli circolare in spazi che fino a quel momento erano stati monopolio maschile. La storia che viene raccontata a partire dall’Ateneo padovano, ma con uno sguardo ampio verso l’Italia e l’Europa, fa luce su una traiettoria finora assai poco indagata. Un percorso accidentato e ben poco lineare, visto che ancora oggi la presenza e il ruolo delle donne nelle università rimane una questione aperta e in buona parte da risolvere.

Il volume L’Università delle donne. Accademiche e studentesse dal Seicento a oggi fa parte della collanaPatavina libertas. Una storia europea dell’Università di Padova”, fondata su solide ricerche d’archivio condotte da giovani storici e storiche dell’Ateneo, che rilegge il percorso padovano in chiave europea, tra spazi e forme della libertas e il suo ruolo negli sviluppi dei saperi umanistici e scientifici. La collana è pubblicata in coedizione Donzelli – Padova University Press.

https://www.ottocentenariouniversitadipadova.it/progetti/raccontare-la-nostra-storia/patavina-libertas-una-storia-europea-delluniversita-di-padova/


CLARIORES

Piero Del Negro, Clariores. Dizionario biografico dei docenti e degli studenti dell’Università di Padova, Padova University Press, 2015, 40,00 euro

Da Galileo a William Harvey, da Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, prima donna laureata al mondo, a Francis Walsingham, consigliere della regina Elisabetta I e fondatore in Inghilterra di uno dei primi servizi di informazione moderni, oltre a una serie di personaggi forse meno noti ma non per questo necessariamente meno importanti. Tutti oggi riuniti nel volume Clariores. Dizionario biografico dei docenti e degli studenti dell’università di Padova, utile fonte per chiunque voglia accostarsi alla storia di questo ateneo. Per i 673 personaggi viene fornita una serie di schede agevoli e scientificamente rigorose, frutto del lavoro di 67 esperti divisi in 6 aree tematiche e dell’ausilio redazionale del Centro per la storia dell’Università di Padova.


A SPASSO CON ELENA

Daniela Bobisut, Sergia Ferro, A spasso con Elena. Itinerari e luoghi tra Venezia e Padova di Elena Cornaro Piscopia, CLEUP, 2012, pp. 64, 10,00 euro

La guida “A spasso con Elena” focalizza la figura della prima donna laureata al mondo e suggerisce di leggere in modo diverso i luoghi tra Padova e Venezia che l’hanno vista crescere e affermarsi e di inserirli nell’affresco del suo tempo facendoli vedere in un’ottica curiosa e accattivante per i viaggiatori d’oggi.

Le autrici. Daniela Bobisut critica e già docente di didattica d’arte nei licei e a Ca’ Foscari, conduce attività di ricerca e di laboratorio nel campo delle arti visive. Ha prodotto numerosi saggi sul patrimonio artistico del Veneto e interculturale. Lavora con Enti e realtà del territorio e dell’Adriatico.
Sergia Ferro si occupa di critica e arte, soprattutto contemporanea, e di collezionismo. Allestisce mostre ed è attenta al rapporto arte e giardinaggio.


Da vedere 2021/09

QUASI NEMICI – L’importante è avere ragione

di Ivan Attal
commedia, 105min

Di origine africana, Neila Salah vive a Creteil e, decisa a diventare avvocato, s’iscrive all’autorevole università Assas di Parigi. Arrivata il primo giorno con cinque minuti di ritardo, viene subito redarguita dal professor Pierre Mazard, famoso per il sua rigidità e il carattere ostile. Per recuperare sul difficile impatto tra loro, Mazard accetta di preparare Neila per il concorso di retorica che ogni anno mette di fronte i rappresentanti dei vari atenei…

Dentro le tante declinazioni che assume nei confronti della contemporaneità, la commedia francese non tralascia di occuparsi anche di quei temi politico-sociali che caratterizzano la realtà nazionale. Ecco qui affrontato in modo diretto il rapporto tra la Francia tradizionale e conservatrice, e quella multietnica degli africani di seconda generazione. Ossia il confronto/scontro tra il professor Mazard, tutto d’un pezzo, legato alle culture classiche, e Neila, figlia del Terzo Millennio, che lo guarda con dubbi e diffidenze. Dopo aver fatto una conoscenza forzata e controvoglia, i due a poco a poco riescono a capirsi sempre meglio, fino a un rovesciamento delle parti che non vuol dire cedimento all’altro, ma comprensione e rispetto per la diversità dell’altro. Puntando molto su una sceneggiatura che trova nell’invenzione lessicale un’autentica miniera di ribaltamenti tra battute scorrette e dialoghi sui pregiudizi, il film corre rapido e spedito verso un finale che dice quanto siano necessari buoni rapporti, e dichiarazioni di stima reciproca, per trasmettere il buon sapere e garantire un migliore funzionamento delle istituzioni. In certi passaggi d’irresistibile benché amaro umorismo, il film punta molto sulla presenza di Daniel Auteil, un credibile professor Mazard, e ottiene il meglio anche da Camelia Jordana, scatenata Neila Salah, vista di recente in “Due sotto il burqa”. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, brillante e adatto per dibattiti (dal giudizio della Commissione nazionale valutazione film della Cei).