Da leggere e da vedere 2020/06

Da leggere 2020/06

LE NOZZE DELL’AGNELLO

Goffredo Boselli, Le nozze dell’Agnello. Guida alla nuova traduzione del Messale, Edizioni San Paolo, 2020, pp. 96, 9,00 euro

A cinquant’anni dalla pubblicazione del Messale di Paolo VI, la Chiesa che è in Italia presenta la nuova edizione del Messale Romano. In questo volume l’autore, esperto liturgista, offre una preziosa e puntuale guida alle novità più rilevanti di questa nuova traduzione. Dopo aver delineato l’iter che ha portato alla pubblicazione della terza edizione del Messale, Boselli, seguendo il Rito della Messa, si sofferma sulle novità più significative, spiegando i motivi che hanno portato i vescovi italiani a preferire una versione piuttosto che un’altra.

L’autore. Goffredo Boselli, monaco di Bose, è dottore in teologia a l’Institut Catholique di Parigi e ha conseguito il Master in Storia delle religioni e antropologia religiosa presso l’Université Sorbonne Paris IV. In qualità di esperto, dal 2003 collabora stabilmente con la Commissione episcopale per la liturgia della Conferenza episcopale italiana.


AL SERVIZIO DEL DONO

Paolo Tomatis, Al servizio del dono. La nuova edizione del Messale, Elledici, 2020, pp. 88, 9,90 euro

Un importante e pratico libro elaborato da uno dei più accreditati e stimati teologi e liturgisti del nostro tempo, don Paolo Tomatis, per meglio comprendere quali cambiamenti comporterà nella pratica della celebrazione la nuova edizione del Messale Romano. Nel testo ogni momento della celebrazione viene analizzato in vista dei cambiamenti attesi. Quest’opera aiuterà presbiteri, diaconi e operatori pastorali a meglio comprendere per ben celebrare.

L’autore. Paolo Tomatis, presbitero della diocesi di Torino, è docente incaricato di Liturgia e Sacramentaria fondamentale alla Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale – sezione di Torino, all’Istituto superiore di Scienze religiose della stessa città. Dal 2007 è membro della Consulta dell’Ufficio liturgico nazionale della CEI.


Da vedere 2020/06

CORPUS CHRISTI

di Jan Komasa
drammatico, biografico
durata: 116 min

In uscita il 29 ottobre 2020

Corpus Christi, è la storia di Daniel, un ventenne che sperimenta una trasformazione spirituale mentre vive in un centro di detenzione giovanile. Vuole diventare sacerdote, ma questo è impossibile a causa della sua fedina penale. Quando viene mandato a lavorare in un laboratorio di falegname in una piccola città, all’arrivo si veste da sacerdote e viene scambiato per il nuovo parroco della parrocchia locale. L’arrivo del giovane, carismatico predicatore, è un’opportunità per la comunità locale di iniziare il processo di guarigione dopo una tragedia.

Un discorso che si anima nel dissidio tra realtà e apparenza, che nel conflitto della narrazione serve a far emergere le contraddizioni di un mondo sempre più incapace di simpatizzare con l’altro, di comprenderlo di ascoltarne la voce. Il ruolo che il giovane Daniel e il suo modo di porsi, agisce sulle coscienze dei nuovi cittadini.

Al di là, della profondità dei temi trattati e delle questioni che è in grado di sollevare, il fascino del film sta tuttavia nella capacità di lavorare sul confine tra il vero e il falso.

Il film prende spunto da una storia vera, che paradossalmente è meno incredibile di quanto possa apparire a prima vista. «Ho scoperto che esistono varie persone che si fingono preti – commenta il regista –. Ma questo è un caso eccezionale: quel ragazzo si finse prete non per rubare denaro, ma per fare del bene alla comunità. Come si poteva punire una persona del genere? Come si può escludere da una comunità qualcuno che vuole fare del bene? Mi viene da pensare a Gesù nel Nuovo Testamento, ma anche a Socrate: persone che portarono messaggi di speranza senza usare la violenza e l’odio e perciò trattati come un pericolo. Essendo persone che scuotono il mondo, molti si sentono minacciati da loro […] Corpus Christi crede nella speranza. Dobbiamo chiederci che cosa vogliamo come comunità. È bastato un virus a distruggere tutte le nostre certezze. Dobbiamo restare uniti».

La nota ha come fonti: La rivista del cinematografo (www.cinematografo.it);
videorecensione di Acec nazionale (Associazione cattolica esercenti cinema) nella sezione di Film Cronache (www.saledellacomunita.it)