Da leggere e da vedere 2019/07

Da leggere 2019/07

CHE IDEA DI CHIESA ABBIAMO?

Giovanni Villata, Che idea di Chiesa abbiamo? Tra conversione e rinnovamento, Editrice Elledici, 2019, pp. 240, 16,00 euro

Negli incontri di progettazione pastorale emerge spesso la domanda: “Che idea di Chiesa abbiamo?”.

Questo volume cerca di dare risposte presentando una Chiesa umile, povera, libera e fraterna, consapevole di doversi sempre riformare. Nella prima parte l’autore propone una lettura dei segni dei tempi, delle sfide e delle proposte che indirizzano la Chiesa di oggi. La seconda parte è dedicata alla ricerca degli orientamenti per l’azione della Chiesa. La terza parte suggerisce percorsi da attuare nella comunità attraverso una qualificata pastorale per i giovani, le famiglie e i laici. Ne emerge il ritratto di una Chiesa condivisa e sinodale, capace di parlare i linguaggi della fede e quelli delle donne e degli uomini d’oggi.

L’autore. Giovanni Villata è sacerdote della Diocesi di Torino, dove è membro del consiglio presbiterale. Ha insegnato Teologia pastorale alla Pontificia Università Urbaniana e alla Facoltà teologica dell’Università Pontificia Salesiana. Collabora con il Centro orientamento pastorale di Roma e le riviste Orientamenti pastorali e Vita pastorale.


RIDOTTI ALLO STATO ECCLESIALE

MichaelDavide Semeraro, Ridotti allo stato ecclesiale. La Chiesa di Abele, Edizioni San Paolo, 2019, pp. 128, 12,00 euro

Il libro è il seguito ideale di Preti senza battesimo? Se in quel testo l’autore aveva dato inizio a una profonda riflessione sul senso del ministero presbiterale, a partire dalla crisi che lo stesso sta vivendo negli ultimi decenni, sia al suo interno che agli occhi del mondo, in queste pagine approfondisce ciò che la Chiesa non deve smettere di voler diventare, se vuole sopravvivere ed essere, contemporaneamente, fedele al suo Maestro. La seconda parte del volume è una sofferta e analitica perorazione del lavoro di papa Francesco a fronte delle critiche dei suoi detrattori: fratel MichaelDavide affronta i dilemmi dei “nemici” di Bergoglio e propone loro una strada di dialogo e di prospettiva, in nome di una Chiesa capace di leggere i segni dei tempi e di comprendere gli incroci evangelici odierni.

L’autore. Fratel MichaelDavide Semeraro è monaco benedettino dal 1983. Dopo i primi anni di formazione monastica, ha conseguito il Dottorato in Teologia Spirituale presso l’Università Gregoriana di Roma. Collabora ad alcune riviste e, compatibilmente con le esigenze della vita monastica, tiene conferenze e accompagna ritiri.


PARROCCHIA AFFITTASI

Missione Emmaus, Parrocchia affittasi, Paoline Editoriale Libri, 2019, pp. 214, 14,00 euro

Il testo si presenta come un romanzo attraverso il quale riflettere su ciò che rende generativa una comunità parrocchiale, passando da un attivismo senza prospettiva pastorale (legato ad abitudini e tradizioni) a una visione rinnovata, corresponsabile. Quando il parroco ha un malore ed entra in coma, si decide di tenere nascosta la notizia perché si teme che, in assenza del suo pastore, la parrocchia sia accorpata con quella vicina. La comunità si assume responsabilità nuove, ma presto si verificano liti e divisioni. Un giorno, anche l’eucaristia sparisce dalla cappella. La ricerca che ne segue aiuterà a riscoprire ciò che più conta, ciò che è veramente essenziale, e a passare da una sopravvivenza forzata alla ricerca del Sempre Vivo. La comunità “si risveglia” e con essa il parroco, ma in tutti c’è la consapevolezza che qualcosa è cambiato per sempre, senza alcuna nostalgia.

L’autore. Centro Studi Missione Emmaus riunisce un team di formatori ed esperti dell’area teologico-pastorale, umanistica e organizzativa. Opera nell’accompagnamento formativo, nella consulenza e nella ricerca in ambito pastorale, secondo un approccio sistemico e transdisciplinare. Si rivolge a diocesi, unità e comunità pastorali, parrocchie, seminari, istituti di vita consacrata. Ne fanno parte: Stefano Bucci, formatore di area teologica; Sergio Carettoni, sacerdote; Fabrizio Carletti, formatore di area socio-antropologica e psico-pedagogica; Roberto Mauri, psicologo e psicoterapeuta.


URGENZE PASTORALI

Christoph Theobald, Urgenze pastorali. Per una pedagogia della riforma, EDB, 2019, pp. 408, 40,00 euro

Il gesuita francese Christoph Theobald, noto anche in Italia per i suoi studi sul Concilio Vaticano II e per la sua proposta teologica di un “cristianesimo come stile”, esamina in questo libro quelle che definisce “urgenze pastorali” del cattolicesimo occidentale. In una prospettiva ecclesiale e spirituale torna con forza l’interrogativo che anima la sua riflessione: come ripensare il cristianesimo e il ruolo delle Chiese nelle società europee, profondamente segnate dalla crisi di fiducia sulle forme di convivialità sociale, afflitte da inediti problemi ecologici e affascinate dalle bio-tecno-scienze? Un libro in grado di orientare il dibattito e i tentativi di riorganizzazione territoriale delle comunità cristiane che stanno impegnando anche le diocesi italiane.

L’autore. Christoph Theobald, gesuita, è professore di Teologia fondamentale e dogmatica al Centre Sèvres di Parigi e direttore di Recherches de Science Religieuse.

 


Da vedere 2019/07

IL RITRATTO NEGATO

di Andrej Wajda
biografico, 98 min

Nella Polonia del dopoguerra, il pittore Wladyslaw Strzeminski insegna all’Accademia delle Belle Arti di Lodz. Quando nel 1950 il regime di Mosca stringe la morsa sulle libertà individuali, anche Strzeminski, noto per le sue idee di una pittura non in linea con le direttive del socialismo, viene messo alle strette…

“Il ritratto negato” racconta la storia vera di Wladislaw Strzeminsky, pittore ma soprattutto teorico dell’arte e professore capace di coinvolgere attorno a sé molti giovani desiderosi di appendere il suo sapere. La parabola del polacco è esemplare di come un uomo libero diventi in breve tempo uno schiavo di un’ideologia che lo chiude e lo stringe senza respiro. L’uomo messo in scena è in realtà Wajda stesso, troppo spesso costretto ad abiure e mezze verità. Un ritratto spietato e agghiacciante che fa venire i brividi a pensare in quali condizioni è vissuta per oltre mezzo secolo un’Europa colta, seria messa in ginocchio da una idea totalitaria. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare complesso, problematico e adatto per dibattiti (dal giudizio della Commissione nazionale valutazione film della CEI).


DIEç – IL MIRACOLO DI ILLEGIO
di Thomas Turolo
docufilm, 71 min

La vita degli abitanti di Illegio, borgo montano nei pressi di Tolmezzo in Fiuli-Venezia Giulia, si anima quando cominciano i preparativi per allestire un progetto artistico di grande respiro, una mostra di quadri e sculture provenienti dai maggiori poli museali europei…

Si tratta di un documentario che si propone di mettere in avvio un percorso di conoscenza del territorio della Carnia, in Friuli-Venezia Giulia. Il tono è molto semplice e discorsivo, procede per progressivi allargamenti di coinvolgimento della zona interessata: si tratta, infatti, di una comunità piccola e vivace che a poco a poco si sente chiamata a partecipare a un avvenimento preciso – una mostra – e nel farlo vi mette cuore, convinzione, generosità. Soprattutto nell’illustrare le parti di cittadinanza coinvolte, emerge il lato civile dell’operazione. Il ritrovarsi delle persone, il lavorare su un progetto comune, la convinzione di operare per un obiettivo di bene condiviso è la conferma dello spirito d’intenti che spinge l’operazione: il tutto per valorizzare il territorio e trasmettere volontà e capacità costruttive. Si può essere d’accordo con le note di regia, quando si legge che si vuole «non solo testimoniare l’unicità della iniziativa, ma raccontare anche le dinamiche, senza filtri narrativi ma solo immergendosi totalmente nel suo scorrere quotidiano». Così tra grande arte e piccolo borgo si crea un’immediata sintonia che trasmette forza e serenità. La regia si adatta e segue i ritmi pacati e le atmosfere suggestive del luogo. Qualche ritmo più serrato avrebbe giovato a rendere il tono della narrazione più incalzante; nel complesso l’approccio calmo e pacato restituisce bene lo spirito e l’atmosfera che sempre animano il paese, la sua voglia di dare e trasmettere cultura e pace. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, semplice e adatto per dibattiti (dal giudizio della Commissione nazionale valutazione film della CEI).