Da leggere e da vedere 2017/04

Da leggere 2017/04

ISTANTANEE DALL’ORATORIO

Samuele Marelli, Istantanee dall’oratorio,
Centro Ambrosiano, 2017, pp. 112, 10,00 euro

Appunti di lavoro e brevi riflessioni, quasi delle fotografie, delle istantanee dall’oratorio scattate da chi ne ha lunga esperienza. Uno strumento agile che può accompagnare l’azione pastorale di quanti in modo diverso vivono il servizio educativo in oratorio.
Don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la Pastorale giovanile della CEI che ha curato l’introduzione al volume, sottolinea che

«l’oratorio è un mondo; anzi, l’oratorio è la concentrazione di un mondo. Chi lo vive scopre in fretta che prendersi cura dei piccoli significa avere a che fare con tutta la comunità. Quella ecclesiale e quella che, pur incrociando la parrocchia, vive altri mondi e altre esperienze».

LautoreSamuele Marelli, presbitero della Diocesi di Milano, dal 2008 è direttore della Fondazione Oratori Milanesi. Dal 2013 è anche coordinatore di Oratori diocesi lombarde e consulente ecclesiastico del CSI di Milano. È membro della consulta nazionale di Pastorale giovanile e della segreteria nazionale del Forum degli oratori italiani.


EDUCAZIONE

Franco Garelli, Educazione,
II Mulino, 2017, pp. 160, 12,00 euro

Per alcuni un peso di cui disfarsi, per altri una risorsa senza la quale qualsiasi gruppo è destinato prima o poi a sgretolarsi. Educare oggi si può? L’educazione è solo una tecnica e una costruzione di competenze? Che si parli di ammonimenti o di “prediche”, di modelli o di esempi, il problema attraversa la famiglia, la scuola, le associazioni del tempo libero e le relazioni di lavoro, e chiama sempre in causa la questione dei valori. Di certo, anche per le generazioni dell’era virtuale lo scambio diretto a fini educativi tra le persone – adulti/giovani, maestro/allievo – resta qualcosa di insostituibile.

L’autoreFranco Garelli è docente di Sociologia dei processi culturali e Sociologia delle religioni nell’Università di Torino.


EDUCATORI SI NASCE O SI DIVENTA?

Lorenzo Ferraroli, Educatori si nasce o si diventa?
Edizioni San Paolo, 2017, pp. 208, 12,00 euro

L’educazione è una relazione tra persone da vivere come spazio magico e sacro insieme, che sollecita a guardare ogni ragazzo oltre il suo comportamemto, a coltivare la speranza, a porsi molte domande, a mantenere mente e cuore aperti a una molteplicità di risposte. L’educazione è “cosa del cuore”, diceva don Bosco.
Questo volume, rivolto a chi svolge un ruolo educativo, affronta le tematiche più importanti legate a questo compito: professione o missione? Chi sono i ragazzi “oggi”? Come gestire l’affettività nel rapporto educativo? Una lettura da cui, soprattutto i più giovani che intraprendono l’azione educativa con entusiasmo e con passione, potranno trarre un aiuto prezioso.

L’autoreLorenzo Ferraroli, salesiano psicologo e psicoterapeuta, svolge la sua attività in un Centro per ragazzi in difficoltà. Da anni dirige il Centro di Orientamento Scolastico Professionale e Sociale – COSPES – di Arese ed è docente invitato per Pedagogia sociale all’Università Pontificia Salesiana di Roma dove tiene il corso di Psicopedagogia della Rieducazione dei Minori. È esperto del mondo giovanile, organizza corsi e convegni sulle dinamiche relazionali e sul disadattamento giovanile. È consulente in diverse scuole secondarie di primo e di secondo grado.

 


EDUCARE LE EMOZIONI

Raffaele Mantegazza, Educare le emozioni,
Elledici, 2017, pp. 88, 5,90 euro

È difficile, in ambito educativo, lavorare con le emozioni; difficile e anche rischioso. Ma per certi versi inevitabile. Il nuovo volumetto di Raffaele Mantegazza, offre all’educatore chiavi di lettura all’educatore per insegnare a gestire le emozioni. Dopo il capitolo introduttivo (Le emozioni: istruzioni contro l’abuso), questo agile e pratico volumetto analizza, nei diversi capitoli (la gioia, la paura, la rabbia, la noia, l’allegria, il pudore, la speranza) le più comuni emozioni dell’animo umano, fornendo agli educatori strumenti e suggerimenti pratici per il lavoro con i gruppi di giovani.
Il libro offre inoltre attività pratiche destinate a ragazzi di varie fasce di età e la segnalazione “ragionata” di poesie, racconti, film, canzoni… legati all’argomento, per arricchire le attività.

L’autoreRaffaele Mantegazza, è formatore, pedagogista e docente di Pedagogia Interculturale all’Università di Milano-Bicocca. Cura progetti di formazione presso scuole, ospedali, servizi educativi. Si occupa di dialogo interreligioso e degli aspetti pedagogici della Shoà e della Resistenza.


Da vedere 2017/04

MOONRISE KINGDOM – Una fuga d’amore

di Wes Anderson
genere: metafora/commedia, 94′

Un’isoletta del New England, 1965. Sam e Suzy, adolescenti, si innamorano e decidono di provare la fuga.
Lui lascia il campo scout, lei i genitori e i fratellini. Il comandante Scout Ward, il capo della polizia locale Sharp, il sig. Bishop, padre di lei, cominciano le ricerche. Così Sam apprende che i suoi genitori non mostrano interesse per le indagini in quanto lui è stato adottato. Bishop, a sua volta, viene a sapere che sua moglie lo ha tradito con Sharp. Quando i due adolescenti vengono rintracciati, nel frattempo hanno contratto un matrimonio, forse fittizio ma che li rende forti e capaci di sopportare le difficoltà della vita.

Sulla scia de “I Tenen
baum” e di “Darjeeling”, ecco un nuovo capitolo della commedia umana scritta da Anderson, acre, amara, terribilmente agrodolce. Originale e imprevedibile, il copione è progressivamente impreziosito da personaggi, dialoghi, ambienti, umori che costruiscono un mondo deformato, irrequieto, enigmatico. L’ingranaggio narrativo procede tra sussulti e sorprese, cronaca di un mondo che sembra abbandonato e invece vorrebbe scrollarsi dalla morsa della solitudine in cui tutti sono precipitati. Sulla piccola coppia calano le incertezze di adulti che vivono come in una campana esistenziale, una sorta di tregua prima della grande esplosione. Siamo nel 1965, e lo script coglie i respiri dell’ultima stagione di innocenza degli Stati Uniti, prima della contestazione e del Vietnam. La regia di Anderson tira fuori un tocco quasi magico fatto di leggerezza, ironia, intelligenza. Il campo scout come scuola di formazione, gli ordini, la disciplina, la didattica, la famiglia: una piccola comunità riflesso della più grande società fuori di quella isola. I colori pastellati omaggiano un ambiente naturale che si sfoga e mette alla prova le istituzioni. Indimenticabile il tono di mestizia che cala sui protagonisti, e il ventaglio di sentimenti che arricchiscono i vari passaggi. Commosso e commovente ritratto, composto come una piccola sinfonia accompagnata da musiche efficacissime. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come raccomandabile e nell’insieme poetico (a cura della Commissione nazionale valutazione film CEI).